Il cromo esavalente è noto per essere cancerogeno se inalato e probabilmente anche se ingerito. Il metodo EPA 218.7 permette la determinazione di cromato nell'acqua potabile fino al range inferiore di µg/L (limite di rilevazione: 15 ng/L). La prova avviente tramite reazione della postcolonna con 1,5-difenilcarbazide e successiva detezione a 530 nm.